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ESCLUSIVA – Fini: «Il Cagliari sta rispettando le aspettative. Troverà un Ascoli motivato»

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Tre stagioni ad Ascoli e due a Cagliari. La partita del “Del Duca”, in programma sabato pomeriggio, ha un sapore diverso se vista dagli occhi di un doppio ex come Michele Fini. Due tappe importanti della sua carriera: con l’Ascoli ha ritrovato la Serie A solo assaggiata a Salerno, con il Cagliari si è imposto nella massima serie, conquistando una storica salvezza nel 2007/08 e vestendo la maglia rossoblù da protagonista nella stagione successiva, con Allegri in panchina. Quella fu una stagione particolarmente prolifica per il centrocampista di Sorso: a braccetto con la squadra, Fini fu protagonista di una stagione da incorniciare, coronata dai 13 assist che lo resero il migliore assist-man della Serie A.

 

Abbiamo intervistato l’ex centrocampista in esclusiva in vista di Ascoli-Cagliari, per avere il parere di un doppio ex.

 

Il Cagliari sta attraversando un periodo di appannamento, ma è riuscito a mantenere le premesse della vigilia del torneo. Come vedi la squadra di Rastelli?:

«Il Cagliari sta facendo quello che tutti si aspettavano: un campionato di vertice. Durante la stagione ci stanno dei momenti in cui la squadra non gira come desidera e come ha dimostrato di saper fare, ma è una squadra che alla fine raggiungerà l’obiettivo senza alcun tipo di problema».

 

Tu sei stato il secondo di Lopez al Bologna, come si gestiscono le pressioni di una piazza che ha l’obbligo di tornare in Serie A?

«Uno deve avere la capacità di credere in quello che fa, senza lasciarsi trasportare dalle voci che vengono fuori continuamente e da problematiche che magari neanche esistono. Devi seguire il tuo obiettivo attraverso il lavoro ed il sacrificio sul campo, cercando di rimanere concentrato e mantenere l’equilibrio dello spogliatoio. Non devi farti prendere da nervosismi, che non esistono nel Cagliari di oggi ma sicuramente neanche nel Bologna dell’anno scorso. A Bologna è stata una scelta società ma non sicuramente frutto di risultati negativi».

 

Sabato il Cagliari sarà di scena ad Ascoli. La squadra di Mangia, dopo un solo punto in quattro partite, ha ritrovato il successo a Perugia. Che partita ti aspetti al Del Duca?

«La vittoria di Perugia avrà dato nuove energie alla squadra di Mangia, è stata una vittoria importante perché non penso che molti se l’aspettassero. Troveranno sicuramente un ambiente caldo perché l’Ascoli vuole uscire dalle zone calde della classifica ed agguantare il prima possibile la salvezza. Di fronte troverà un Cagliari che avrà voglia di rifarsi visti gli ultimi risultati».

 

Dopo tanti anni si è chiuso un ciclo di cui hai fatto parte. Non ci sono più Conti, Pisano e Cossu. La società vuole porre le basi per un nuovo ciclo, come testimoniano i prolungamenti dei contratti di Melchiorri e Ceppitelli. Chi pensi possa avere le giuste caratteristiche per diventare un cardine del Cagliari che verrà?

«Io credo che il Cagliari abbia lavorato benissimo in sede di campagna acquisti quest’estate, acquistando giocatori che hanno fatto benissimo e secondo me anche pronti per la Serie A: Melchiorri, Fossati, anche Barreca, che ancora è un po’ giovane  e magari è altalenante. Sono tutti giocatori importanti per il futuro sono importanti perché sono pronti per la Serie A. Chi diventerà un cardine del Cagliari del futuro lo diranno il tempo, le prestazioni ed il carisma del giocatore, Melchiorri e Ceppitelli i rinnovi e la fiducia del club se li sono conquistati dentro al campo ».

 

A proposito di Cagliari del futuro: oggi alle 17 verrà discussa in Consiglio Comunale la dichiarazione di pubblico interesse della proposta per la realizzazione del nuovo stadio. Cosa ne pensi del progetto?

«E’ un progetto bellissimo, molto ambizioso. Spero che si dia la possibilità ad una società di realizzare quei tipi di impianti perché serve a tutti, anche per motivi economici. Mi auguro che si dia la possibilità di realizzare il progetto».

 

Attualmente sei responsabile tecnico dell’ASD Cantera Sorso, con la quale sta portando avanti un progetto che si basa su un’accurata programmazione con il fine di formare al meglio i futuri calciatori:

«Vorrei premettere che non faccio parte della società sportiva Sorso perché ho avuto alcuni problemi. Mi sarebbe piaciuto ma non riesco a collaborare con alcune persone della società, che considero persone poco capaci. Quindi con un mio ex compagno e calciatore, Marco Asara, siamo riusciti a riorganizzarci e fondare una nuova società, la ASD Cantera Sorso. E’ una scuola calcio nata l’anno scorso, abbiamo rilevato una struttura comunale in disuso e realizzato un campo di calcio a 9, a breve ne realizzeremo uno di calcio a 5. Cerchiamo di mettere a disposizione di bambini e genitori il meglio, abbiamo bisogno di tempo ed abbiamo determinati obiettivi per seguire il bene del ragazzo durante la crescita. Molti apprezzano il nostro modo di fare, mi auguro che il numero degli iscritti possa crescere e questo dipenderà solo dal lavoro che svolgeremo».

 

Anche Giulini ha investito sul settore giovanile ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: quanto è importante per un club di livello lavorare bene già dal settore giovanile?

«Io sono coinvolto in prima persona perché ho mio figlio che gioca con i Lega Pro. Il lavoro ed i sacrifici quotidiani che sta facendo il Cagliari potrebbero pagare tantissimo. Di giovani interessanti ce ne sono tanti e molti sono emersi anche nella precedente gestione. E’ un serbatoio per la prima squadra: meglio trovarseli in casa che andare a cercarli altrove. Quello del Cagliari è un lavoro da elogiare e spero che continui e migliori sempre di più».

 

Si ringrazia Michele Fini per la cortese disponibilità

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