2013

Emergenza stadi, anche il San Paolo a rischio

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Le avversarie del Cagliari in questa tribolata stagione hanno quasi tutte glissato sul problema stadio che affligge i rossoblù: le uniche voci si sono levate quando erano in gioco gli interessi di altri, non certo quelli di chi, come il Cagliari, paga in prima persona le conseguenze di quello che a livello nazionale è un vero caos-stadi.
I tifosi rossoblù lo sanno bene, lo ripetono da mesi: guardate in giro per l’Italia e vedrete che il 99% degli impianti è in condizioni talmente cattive che in un paese normale fioccherebbero i sigilli.

Ora il problema tocca un’altra società, il Napoli. Il San Paolo infatti ha accusato negli ultimi tempi dei problemi enormi per quel che riguarda strutture e manutenzione, tanto che ora sono partiti i lavori per rimetterlo in sesto, sotto lo stretto controllo della UEFA che non vuole tollerare uno stadio fatiscente nella vetrina della Champions League.

Al completamento dei lavori è subordinato il rilascio della licenza Uefa per la stagione 2013/2014. Ebbene, il Napoli ha ottenuto per adesso tale licenza, ma per farlo ha dovuto indicare come campo di gioco lo stadio di Palermo.

Oltre a ciò, e su un binario diverso, si scopre che al momento il San Paolo non vanta il certificato di agibilità per la prossima stagione; gli anni scorsi il comune partenopeo rilasciava il certificato entro il 31 marzo, ma quest’anno tutto tace sul fronte dell’amministrazione cittadina.

Questi ed altri sono i preoccupanti retroscena rivelati a Radio Marte da Alessandro Formisano, responsabile marketing del Napoli, che denuncia: “La situazione è molto grave perché rischiamo di dover giocare in un altro impianto, non solo le gare europee, ma anche le partite di serie A. Una limitazione incredibile, che pesa sulla vita di una società, per la quale lo stadio costituisce un asset basilare. E’ incalcolabile il danno che verrebbe creato dal persistere di questa situazione, non solo per i ricavi, ma anche per il fondato pericolo di dover andare a giocare tutte le partite casalinghe fuori Napoli”.

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