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Conferenza stampa Mancosu: «Ho sognato tantissime volte di tornare al Cagliari, ancora non ci credo»

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Marco Mancosu, nuovo centrocampista del Cagliari, si presenta in conferenza stampa: di seguito le sue parole

(Emanuele Olla inviato all’Unipol Domus) – Il nuovo centrocampista del Cagliari Marco Mancosu si presenta in conferenza stampa dopo essere sceso brillantemente in campo contro il Cittadella. CagliariNews24 segue in diretta le sue parole riportandovele testualmente in tempo reale.

LE PAROLE DI MARCO MANCOSU

DORMIRE DOMENICA – «Anche il giorno prima non è stato facile, ho dormito poco anche dopo la gara con tante emozioni che ben vengano»

GIORNO DOPO – «L’ho sognato tantissime volte di tornare a Cagliari e avevo il timore che fosse solo un sogno ma ora è realtà. L’ambiente è bellissimo, conosco tutti, trovare tutti la è stato molto bello e Asseminello è migliorato tantissimo»

RITORNO – «Sarà difficile tenere questo standard, sarà difficilissimo troveremo squadre rognose come il Cittadella. L’ambiente è spettacolare, 15.000 persone allo stadio è stato stupendo. Non ho avvertito nessuna pressione particolare»

RICORDI – «Penso che ognuno abbia la sua carriera, non è stata colpa di nessuno che non sia rimasto a Cagliari, sono grato alle piazze dove ho giocato per esperienza umana e calcistica. Non pensavo più di tornare a Cagliari, l’età avanzava e le possibilità diminuivano ma sono tornato al momento giusto»

GOL DI TESTA – «Differenze enormi con 15 anni fa, è passata tanta acqua sotto i ponti, prima ero un ragazzino che si affacciava al calcio ed è stato quasi facile segnare quel gol mentre quello di domenica è stato importante, da calciatore esperto e uomo vissuto»

SOGNO E LIVERANI – «Sono abituato a non pensare quale sarà il futuro, penso giorno dopo giorno e mi vivo il momento. Devo allontanarmi dai sogni e devo affrontare la realtà ci aspettano tante gare difficili, sono felice di aver ritrovato il mister perchè ha un metodo perfetto per me»

TRASFERIMENTO CAGLIARI – «Le ore prima sono state tragiche avevo tanta ansia addosso, il Cagliari non c’era e fino alla Coppa Italia ero concentrato sulla Spal. Divergenze tecniche e contrattuali hanno fatto si che andassi via, si è fatto avanti il Brescia di Cellino con cui ho parlato ma alla fine si è palesato il Cagliari non potevo dire di no, lo sognavo da troppo tempo. Sarebbe stato più facile andare a Brescia, presidente e allenatore, ma tornare qua è una pressione importante ma non sfuggo alle responsabilità»

GOL CITTADELLA – «Del gol ricordo poco, ho preso un bel colpo dal portiere in faccia, dopo qualche secondo non ho capito nulla e dal rumore dei tifosi ho capito di aver fatto gol sotto la Nord, quello che sognavo da tantissimo tempo. Me lo sono goduto a pieno. Liverani non si discosta tanto da quello che faceva a Lecce, mi trovo benissimo con il suo pensiero. L’atteggiamento di giocare sempre la palla, giocare con i compagni nel miglior modo possibile»

ARRIVO – «Ovviamente Liverani ha messo una buona parola per me per farmi arrivare qui. Le responsabilità mie sono le stesse di un giovane ragazzo, la pressione è altissima e non me ne metto in più»

LASCIARE IL CAGLIARI E SPAL – «Ho girato in prestito e all’inizio non giocavo, ero preoccupato e non sapevo se avessi fatto il calciatore. A Siracusa mi si è aperto un mondo e potevo starci anche io in questo mondo. Contro la Spal sarà una squadra insidiosa, compatti e un pubblico che spinge forte, ma ciò vale per tutte le squadre. Sarà strano tornare perchè sto realizzando poco. Mia figlia mi ha chiesto se giocherò con il Cagliari o con la Spal (ride, ndr)»

CAGLIARI – «Per me è strano perchè Nandez, Pavo, Rog gli vedevo solo con occhi da tifoso e ritrovarli come compagni che mi parlano è strano, bello ma strano. Sarà un campionato con squadre attrezzate, non abbiamo le porte spalancate in ogni campo. Purtroppo ci sono tante squadre attrezzate e la differenza la farà la costanza nel rendimento. Anche il punto di Como è un punto prezioso per come ho vissuto la Serie B»

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