Conferenza stampa Giulini: «Nandez, Nainggolan, Godin. Dico tutto»
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Conferenza stampa Giulini: «Nandez, Nainggolan, Godin e non solo. Dico tutto»

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Conferenza stampa Giulini: il presidente del Cagliari parlerà alle ore 16 dal ritiro rossoblù di Pejo per presentare la nuova stagione agonistica e rispondere alle domande di mercato

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, parlerà alle ore 16 dalla sala stampa del campo di Celledizzo, sede del ritiro del Cagliari, per presentare la nuova stagione agonistica e rispondere alle domande di Calciomerato. Le parole riprese da TMW.

Conferenza Giulini

ROSA E NAINGGOLAN – «Per  la costruzione della squadra ripartiamo da quelle che sono state le ultime otto partite entusiasmanti della passata stagione. I ragazzi hanno mostrato grande attaccamento e per questo tanti calciatori saranno confermati. Abbiamo dei valori, faremo di necessità virtù inserendo pochi giocatori sperando di soffrire meno rispetto all’ultimo campionato. Su Nainggolan? I contratti come quelli di Radja sono anacronistici per quanto accaduto col Covid. La trattativa andrà avanti, ci auguriamo che possa far ancora parte di questo gruppo».

GODIN – «L’anno scorso c’era una parte del pagamento dello stipendio da parte dell’Inter, ma quest’anno non è così. È evidente che non si possa sostenere un costo del genere per il club: stiamo dialogando, ma anche in questo caso è una situazione particolare perché nessuno si aspettava un anno senza pubblico. Godin è una vittima di questa situazione, è comprensibile che lui sia deluso e lui è stato uno dei protagonisti della salvezza, ma se oggi mi chiedete come si possa risolvere questa situazione non posso darvi una risposta».

NANDEZ – «Non ci sono offerte concrete, nessuno ci ha contattato. Il fatto di non riuscire a cedere uno dei nostri pezzi importanti ci penalizza sul mercato, ma è anche bello pensare che ne abbiamo tanti di giocatori così. Siamo pronti a non fare cessioni in caso di assenza di offerte importanti, ma con il lavoro di questi 7 anni riusciremo a superare questo periodo di crisi economico-finanziaria generale».

SEMPLICI – «Siamo molto orgogliosi di averlo con noi, credo che per lui parli il curriculum. Se guardiamo alla concretezza nella sua carriera, possiamo vedere un percorso sempre di successo. Siamo orgogliosi e fiduciosi di ripartire da quello spirito che lui è riuscito a inculcare ai giocatori».

STROOTMAN – «Se copre il buco dello scorso anno? Queste sono domande da fare all’allenatore, a noi interessa solo che si vincano le partite. Dobbiamo essere creativi in questo mercato, le occasioni vanno prese al volo e l’occasione Strootman è abbastanza incredibile visto che abbiamo chiuso per due anni di prestito, con l’ingaggio coperto per più del 70% dal Marsiglia. Lui è stato il primo calciatore a farmi fare una conference call, è motivatissimo e un grande professionista, in più vorrebbe finire qui la sua carriera. Siamo stati creativi anche nella sostituzione di Vicario, che era giusto accontentare perché ci ha dato una grande mano lo scorso anno: voleva giocare di più, è andato a Empoli e lo abbiamo sostituito con Radunovic, che da altre parti non trovava spazio. Lo stesso stiamo facendo con un difensore giovane (Altare, in arrivo dal Genoa ndr). Ripeto, in questo mercato dovremo essere creativi».

PAVOLETTI E SIMEONE – «Penso, come detto prima, che sia giusto fare un’analisi della rosa di tutta la scorsa stagione. Noi ora abbiamo negli occhi la leadership di Pavoletti, che a mio parere è l’emblema della nostra salvezza. Gli auguro di poter giocare 98 minuti in 38 partite, ma sappiamo di avere in rosa un altro elemento di assoluto affidamento come Simeone, che non è un giocatore che il Cagliari può dar via a cuor leggero. Parliamo di un giocatore che nei suoi anni di Serie A è sempre andato in doppia cifra facendo la media ponderata, nell’arco di una stagione ci sono gli imprevisti e avere la fortuna di avere anche Simeone è un grande valore. Se dovesse arrivare un’offerta congrua però tutti sono sul mercato: non c’è un giocatore che non sia cedibile in caso di offerta congrua, perché abbiamo bisogno di fare almeno un’uscita, ma non è ancora arrivata questa offerta».

LYKOGIANNIS E BARELLA – «Su Lyko ci sono stati dei sondaggi, come mi ha detto Capozucca, di un paio di squadre come Lazio e Napoli ma mai delle offerte vere e proprie. Lui ha anche il pregio di poter ricoprire due ruoli, terzino e centrale e per noi, come società, è un vantaggio. Barella l’ho sentito prima dell’Europeo, in questi giorni saranno sommersi di chiamate, preferisco sentirli tra una settimana».

GIOVANI – «Spero che tutti possano seguire il percorso fatto da Carboni, lui deve essere l’esempio. La Primavera ha fatto un buon lavoro, spero che qualcuno di loro riesca a imporsi come ha fatto Andrea. Per noi è fondamentale ripartire dal nostro vivaio».

WALUKIEWICZ – «L’allenatore è assolutamente convinto di puntare su di lui e spero lo sia anche fino ad agosto, è un giovane su cui il Cagliari vuole puntare. Come ogni giovane ha ancora delle lacune e deve essere bravo lo staff a migliorarlo: un allenatore deve essere bravo a portare a casa i risultati, ma anche a far crescere e recuperare i giocatori e su questo abbiamo tante aspettative. Semplici arriva dai dilettanti e ha uno staff preparatissimo. Sono molto convinto che Sebastian possa migliorare, non si arriva per caso nella nazionale polacca a giocare al fianco di Glik. Per quanto riguarda Tripaldelli è sul mercato, abbiamo ricevuto un paio di proposte e nel suo caso è ipotizzabile una sua uscita».

PRIORITA’ IN ENTRATA – «C’è un limite di tempo anche quest’anno per le cessioni, faccio l’esempio di Cragno. Trovare un portiere a pochi giorni dalla chiusura del mercato, quindi è chiaro che tutto dipende da cosa offre il mercato quando tu ricevi un’offerta. Già oggi è difficile sostituire Cragno, figuriamoci tra un mese. Stiamo cercando un esterno mancino invece sul mercato, dove faremo qualcosa da qui a fine ritiro».

ACCOSTAMENTO CONTINUO ALL’INTER – «Sinceramente mi dà fastidio, però la casualità delle trattative di mercato ha portato a questa situazione. Per me vendere Barella alla Roma o all’Inter sarebbe stato uguale, l’importante era un’offerta di valore per il Cagliari. Nainggolan è voluto tornare a Cagliari, ha fatto bene ed è il motivo per cui lo stiamo valutando. Ma se fosse stato del Milan la telenovela sarebbe stata uguale. Non è vero che vogliamo fare più operazioni con l’Inter, anche perché abbiamo ottimi rapporti con tutti. Ho un grande rapporto con Leonardo, con Maldini, ma in generale con tante società. Non ho rapporti privilegiati con l’Inter, peraltro sono già passate due diverse proprietà dai tempi in cui avevo rapporti in società».

CONTROPARTITA NANDEZ – «Noi vorremo fare cassa, ma non solo su Nandez. Vorremo vendere un giocatore e non scambiarlo, poi però dobbiamo prendere in considerazione altre situazioni. Essere creativi significa anche questo, ma ci serve una contropartita tecnica di immediata utilità. Ci serve un titolare, non ci sono altre eventualità».

OTTAVA STAGIONE AL CAGLIARI – «Mi sento più presidente oggi rispetto a sette anni fa. Abbiamo vissuto di tutto insieme, dalla retrocessione fino alla vittoria del campionato in B e alla salvezza da batticuore dell’anno scorso. Vivere due anni di crisi, da cui speriamo di uscire nel 2022, mi hanno fatto provare emozioni forti e in questi anni ho vissuto ogni giorno cose diverse. Sono orgoglioso di questa società, spero di ottenere qualcosa sul campo di bello nei prossimi anni e credo di essere nelle 16 città italiane che rappresentano l’Italia. Obiettivo? Chiaramente la salvezza, andando in continuità con le ultime 8 gare della passata stagione: prima arriva la salvezza e prima possiamo pensare ad altro».

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