Conferenza stampa Capozucca: «Terremo solo 5/6 giocatori, Joao Pedro andrà via. Deiola? Può essere il capitano» - Cagliari News 24
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Conferenza stampa Capozucca: «Terremo solo 5/6 giocatori, Joao Pedro andrà via. Deiola? Può essere il capitano»

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Il Direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca interviene in conferenza stampa: le sue parole sulla stagione passata e futura

(Emanuele Olla inviato all’Unipol Domus) – Il Direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca interviene in conferenza stampa all’Unipol Domus per parlare della fallimentare stagione passata, che ha portato i rossoblù alla retrocessione, e del futuro nel prossimo campionato di Serie B. CagliariNews24 vi riporta testualmente le sue parole in diretta LIVE.

LE PAROLE DEL DS CAPOZUCCA

Mi sembrava giusto fare una conferenza stampa di chiusura stagione, anche se non bella sotto tutti gli aspetti, ci aspettavamo un epilogo diverso soprattutto dopo il primo tempo. Purtroppo in maniera suicida è successo quello che nessuno voleva immaginare. Ci sentiamo tutti colpevoli e sono doverose le scuse a tutti, ai giornalisti che seguite la squadra, ai tifosi, alla gente, alle persone che vogliono bene al Cagliari e tutti quelli che lavorano qua dentro e lavorano per la squadra. Davanti a tutti mi sento colpevole, sento di avergli traditi perchè tutti si sono aggrappati a me e mi chiedevano la salvezza. Ero convinto della salvezza, non avevamo una squadra per andare in B, c’erano squadre potenzialmente inferiori. Questo è uno dei motivi per cui ho accettato di continuare il mio lavoro, non potevo fuggire in un altro club e devo qualcosa a tutti. Il mondo Cagliari è ferito, noi dobbiamo solo chiedere scusa perchè non meritiamo la categoria cadetta.

CAUSE E RESPONSABILITA’ – «Quando si retrocede è normale che ci siano stati errori, ma da parte di tutti e diverse componenti. La società ha responsabilità, non nascondo di essere il primo responsabile per le mie scelte, ho difeso delle scelte sbagliando. Adesso è facile contestare Giulini, diventa il capro espiatorio di tutto. Sono arrivato con la vittoria della B, l’anno dopo siamo arrivati undicesimi con 4 acquisti, poi andai via da Cagliari. Il Presidente alzò l’asticella con acquisti come Nandez, Rog e Simeone per alzare l’asticella e spendendo soldi, io leggevo con un pizzico di invidia, quando c’ero io non c’era una lira ma i tifosi osannavano il presidente. Questi giocatori poi hanno fallito, ma la buona fede di Giulini c’è sempre stata portando giocatori importanti e provare ad alzare il livello. Penso che Giulini sia colpevole ma meno colpevole di altri, io lo sono di più perchè ci lavoro ogni giorno, ho permesso acquisti sbagliati. Giulini è il meno colpevole di tutti, non sono un leccaculo, sono stato allontanato anche perchè dico quello che penso. Le colpe sono mie, degli allenatori e dei calciatori»

MAZZARRI E RIPARTENZA– «Per quanto riguarda Mazzarri spendo poche parole. Ho difeso una scelta non mia e lo farei di nuovo. Le cose se dopo Verona non precipitavano sarebbe rimasto in panchina fino alla fine. Come uomo pensavo fosse la figura giusta per la sua esperienza. Probabilmente, visto l’epilogo, ho sbagliato a difenderlo»

NAINGGOLAN – «Sono affezionato a Nainggolan, è stato un giocatore fondamentale. Ci sono inesattezze che vanno chiarite, Giulini viene più volte accusato di non aver mantenuto la parola da Radja e dai giornali. Io e Cossu abbiamo strappato una proposta di Nainggolan portata al Presidente, Radja non accettò perchè una squadra gli offriva di più. La proposta era di un’entità minore di quella che era la sua richiesta e venne la separazione»

SQUADRA E ALLENATORI – «Lo shock lo abbiamo avuto tutti, per chi ci tiene al Cagliari. E’ stato un suicidio perfetto non aver fatto gol al Venezia con la Salernitana che perdeva 4-0. Giulini è irriconoscibile, lo sto vivendo ogni giorno a Milano, lui oltre al discorso sportivo ha anche il discorso finanziario, noi siamo una società sana e impeccabile. La maggior parte dei giocatori non hanno avuto shock, sono quasi tutti al mare. In questo momento non parlo di prospettiva di squadra per l’anno prossimo. Dobbiamo mandare via più gente possibile e dobbiamo rifondare tutto, questa retrocessione lascia il segno, dobbiamo vendere e cambiare il più possibile»

GIOCATORI CONFERMATI – «Non partiremo con 25 giocatori nuovi. Faccio un solo nome: Deiola. Ha il cuore sardo, non ha qualità del fuoriclasse ma ha sentimento e spirito battagliero per giocare nel Cagliari che deve risorgere. Potrebbe essere il nuovo capitano»

SCUSE AI GIORNALISTI – «Anche per il giornalista del Cagliari è un orgoglio andare a San Siro, un altro conto è andare a Cosenza con tutto il rispetto. Il giornalista di Cagliari e anche tifoso del Cagliari, non è come quello della Gazzetta che magari è neutrale»

SCELTE BLASONATE – «Il mercato che ha fatto il Cagliari negli anni in cui non c’ero si è preso Rog che tutti lo volevano, io ho applaudito. Simeone preso da Firenze er aun top, qui ha fatto male e quest’anno ha fatto 17 gol. Il presidente ha fatto scelte per alzare l’asticella ma non è andata bene»

NUOVO ALLENATORE E AGOSTINI – «Agostini non ha colpe, lo ringrazio per aver avuto il coraggio di andare a giocare tre gare finali, soprattutto a Salerno e poi contro una grande come l’Inter. Per quanto riguarda l’allenatore, mercoledì o giovedì vi diremo chi sarà il nuovo tecnico. L’allenatore dovrà sposare il nostro progetto che non è come quello di sette anni fa ma è sempre il Cagliari, vogliamo la persona giusta, deve capire che arriva in un ambiente depresso e deve sentirsi “retrocesso” deve riprendere in mano la squadra. Non voglio dire altro»

SEMPLICI – «L’esonero di Semplici, dopo tre partite con due dirette concorrenti, lo Spezia si è presentato in 14 di cui 3 portieri, se danno il rigore a loro perdiamo in casa. Non siamo partiti bene con Semplici, con il Genoa ci siamo fatti rimontare. I presupposti anche a fine dell’anno scorso non erano dei migliori. In estate abbiamo cercato un altro allenatore che poi è andato in un’altra squadra (Juric, ndr)»

DESIDERIO DI RESTARE – «Mi sento quasi un direttore sportivo strano, mi sento più un padre di miei ragazzi. Mi sono preso le colpe io togliendole ai giocatori, dopo la retrocessione ho ricevuto solo due messaggi da due calciatori, di cui uno inaspettato. Questo me la dice lunga, per tante sere non ho dormito e ho capito che dobbiamo rifondare il Cagliari, ho chiamato il presidente e ho detto questo. Avevamo il nono monte stipendi, dovremmo tagliarlo e vendere tanti giocatori. Carboni lo terrei a vita, lo adoro, Altare lo stesso»

CAGLIARI – «Non possiamo mandare via 25 calciatori, 5 o 6 vorrei tenerli soprattutto chi ha determinati valori. Prevedo ma saranno i fatti, che cambieremo molto e questa è la mia intenzione e Giulini è d’accordo con me»

GIOVANI – «Per quanto riguarda la Primavera faccio i complimenti, siamo arrivati a 10 minuti della finale, l’abbiamo buttata via noi ed è passata l’Inter. Un applauso a Conti e Agostini. E’ normale che questa squadra non ci è arrivata per caso, ci sono stati dei valori e penso che alcuni ragazzi saranno in organico della prima squadra»

JOAO PEDRO – «Ha un solo anno di contratto, è un giocatore che sembra il mio “figliolo”. 7 anni fa non era apprezzato da nessuno, gli ho fatto disfare le valige e lo tenni. Joao Pedro ha dei costi, è andato in Nazionale anche se è andata male, ed è giusto che faccia il suo percorso. Al momento sarebbe un lusso per noi, ma non può giocare in Serie B e deve fare il suo percorso. Non faccio proclami, sette anni fa prendemmo Sarri e poi abbiamo rimediato su Rastelli. All’ora c’era solo il Pescara, il Bari e la meteora Crotone. Oggi ci sono almeno 9 squadre che puntano alla Serie A, il Modena ha stanziato una cifra folle per il mercato. Non prendiamo in giro i tifosi, è più facile salvarsi in A che vincere la B, facciamo la squadra con calma, ho le idee chiare e non faremo cose folli. Ci vorranno 22 milioni che il Presidente metterà per l’iscrizione al campionato, non possiamo fare proclami. Magari faccio un buon mercato e porto a casa buoni giocatori»

OLBIA – «Il Cagliari è Cagliari, Olbia e Olbia, è una risorsa e qualche giocatore lo porteremo in ritiro ma non mi occupo di loro. Non avremmo una squadra folle ma siamo sempre il Cagliari. Canzi ha fatto un ottimo campionato e valuteremo qualche giocatore»

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