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Collina: «Questa tecnologia sul fuorigioco ci permetterà di essere ancora più precisi e di avere tempi brevi»

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Lo storico e pluripremiato arbitro italiano ha ribadito alcuni punti focali che rappresentano le innovazioni nell’arbitraggio

Pierluigi Collina, famoso ex arbitro, ha preso la parola durante l’evento “Festival dello Sport” a Trento spiegando le innovazioni che rinnoveranno l’arbitraggio in genenrale. Queste le sue parole tra arbitri e tecnologia, riportate da TuttoMercatoWeb.com:

IL RUOLO DELL’ARBITRO – «Nella vita infatti bisogna prendere tante decisioni, e l’arbitro deve farlo. Si impara sin da subito ad assumersi responsabilità e prendere decisioni. Per arbitrare ci vuole amore per il calcio logicamente. È chiaro che anche un arbitro può tifare per una squadra. Ci sarebbe da preoccuparsi se non fosse così, è una cosa normale. Poi in campo esce la professionalità e si tifa per se stesso».

LA TECNOLOGIA – «Oggi con la tecnologia il rischio di fare errori si è attenuato, prima invece potevi giocarti una carriera se sbagliavi in un big match. La paura vera o più che altro senso di impotenza l’avverti quando arbitri i più giovani e vedi fuori i genitori che non capiscono il momento ed hanno atteggiamenti che con lo sport non hanno nulla a che fare».

VAR – «L’uomo per sua natura non è infallibile, per cui avere un salvagente quando serve sicuramente è importante. Quando ho sbagliato, a quel tempo quando arbitravo, avrei voluto avere a disposizione uno strumento del genere. Nel 2018 cambia tutto, con il Mondiale in Russia perché il livello arbitrale fu molto altro. Averne fatto parte ed avere avuto questo risultato e contribuito ad ottenerlo è una grandissima soddisfazione. La tecnologia ha aiutato: gol line technology e VAR».

FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO – «Questa tecnologia sul fuorigioco ci permetterà di essere ancora più precisi e di avere tempi brevi per non creare attesa che, abbiamo capito, al mondo del calcio non piace. Questo dipende dalla tecnologia che viene utilizzata adesso, di altissimo livello. L’accuratezza è massima ed i tempi rapidi. Si identifica l’esatto momento in cui viene colpito il pallone, ci sono informazioni che vengono date 500 volte al secondo. L’immagine che viene fuori è in tre dimensioni, che permette di vedere anche le minime posizioni del corpo».

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