Editoriale

Champions League: la Juve ritrova il suo “vecchio” Allegri

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Il mercoledì di Champions League ci restituisce la Juve e soprattutto il suo allenatore, il Max Allegri concreto e fantasioso

Finalmente una serata di Champions League da bottino pieno con Atalanta e Juve a braccetto nel risultato e nella posizione in classifica nei rispettivi gironi. Dopo le balbettanti performance delle milanesi, una bella boccata d’ossigeno per il calcio italiano.

Sfide profondamente diverse, però, quelle vissute da nerazzurri e bianconeri. In totale controllo per i ragazzi di Gasperini che, pur dominando gli Young Boys, ne sono venuti a capo solo grazie al guizzo di Pessina che significa sorpasso agli svizzeri e fieno in cascina prima del doppio confronto con il Manchester United, lanciato al successo contro il Villarreal dal golden-gol di Cristiano Ronaldo in pieno recupero.

Lungamente in trincea, invece, la serata di Bonucci e compagni che hanno confezionato l’impresa contro il Chelsea campione in carica. Azzerato lo spauracchio Lukaku, scentrato e sciupone nell’unica occasione concessa dall’ermetica difesa della Juventus.

Ed è stata indubbiamente la capacità di riscoprirsi compatta e impenetrabile la chiave di volta del successo. Un ritorno all’antico dopo che nelle prime sei giornate di Serie A la porta di Szczesny e Perin era stata bucata in ben dieci circostanze.

Merito dell’italianissima gestione di Allegri, finalmente se stesso in un duello vissuto con l’elmetto e tentando di colpire in punta di fioretto. Operazione perfettamente riuscita grazie al lampo del solito, immenso Federico Chiesa, uno sul quale ci siamo anche un po’ stufati di dovervi convincere. Se ancora qualcuno non crede sia un top player, si dedichi tranquillamente ad altro.

Ma il protagonista ritrovato è senza dubbio il tecnico livornese, come ai vecchi tempi capaci di inventare formule tattiche imprevedibili ed efficaci. Senza Morata e Dybala, ecco Bernardeschi e lo stesso Chiesa ad alternarsi da centravanti per poi giocare l’uno fianco all’altro nei minuti di 5-3-2. Fantasioso e concreto, il buon Max sta finalmente togliendo la ruggine.

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