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Carli: «Vogliamo confermare questo gruppo. Su Pellegrini…»

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Il direttore sportivo del Cagliari Marcello Carli ha commento la fine della stagione della squadra rossoblù nella sala stampa della Sardegna Arena

Ultima conferenza stampa della stagione per Marcello Carli. Il direttore sportivo del Cagliari ha commentato il finale di stagione alla Sardegna Arena dopo la sconfitta con l’Udinese e parlato inevitabilmente del calciomercato che verrà.

LE DICHIARAZIONI«Sono venuto qui per salutare dopo un’annata in cui c’è stato dentro di tutto. C’è grande dispiacere per la sconfitta di oggi, ci fa star male anche perché c’è gente che ha preso due ore di pioggia. Ripartiamo con questo dispiacere che deve diventare energia positiva per fare ancora meglio. Abbiamo avuto momenti duri e problematici con numerosi infortuni. La nostra strategia è quella di tenere il più possibile questo gruppo. Abbiamo 4 giocatori in scadenza e faremo le nostre valutazioni. Se riusciamo a mettere quel qualcosa di giusto possiamo fare un campionato serio. Anche perché l’anno prossimo è un’annata importante per noi (è l’anno del centenario, ndr). I correttivi? Siamo convinti che questa rosa ha dei valori. Ci sono giocatori importanti come Klavan e Castro che non hanno giocato quanto avrebbero dovuto. Anche Birsa è stato condizionato dall’infortunio al braccio. Rischiamo di buttare via quello che c’è di buono per qualcosa che poi non è detto che sia meglio. Non diciamo i ruoli in cui dovremmo migliorare anche per rispetto dei ragazzi. Alzare l’asticella? Non voglio nascondermi dietro ad un dito. Il calcio si basa sulla gestione e sui sentimenti. La nostra asticella è quella di portare la gente allo stadio. Abbiamo raggiunto presto i 40 punti, ma fino a settimana scorsa rischiavamo ancora con Genoa e Fiorentina. Sono dispiaciuto per la retrocessione dell’Empoli perché non la meritava. Noi sappiamo di dover crescere. La Serie A nella bassa classifica sta aumentando il livello. Questo è un gruppo che ha dei valori che sono più alti di quelli di quest’anno. Il punto più basso l’abbiamo raggiunto con la Sampdoria quando abbiamo giocato con due ragazzi della Primavera. Poi abbiamo rialzato la testa arrivando a 40 punti con 5 giornate d’anticipo, anche se avrei voluto chiudere a 45. Pellegrini? Quando sapremo chi è il direttore sportivo ne parleremo. A gennaio noi abbiamo fatto un mercato che ho sempre fatto poco perché trovare giocatori pronti è difficile. Noi però abbiamo fatto volontariamente un po’ di casino perché c’era bisogno di facce nuove. Parecchi venivano dall’annata scorsa in cui la B era dietro l’angolo e si rischiava di respirare nuovamente quel clima nello spogliatoio. Luca Pellegrini ha fatto bene e ha fatto stupidaggini, è un ragazzo che deve crescere. Non posso dire che non mi piacerebbe che restasse a Cagliari. Non posso dire se sarà facile trattenerlo finché non sarà ufficializzato il ds della Roma. La responsabilità tecnica qui ce l’ha il direttore sportivo. Maran? È un allenatore forte e preparato, non è mai stato un problema. Escluse le ultime 5 partite abbiamo fatto un gran girone di ritorno. La salvezza è arrivata in anticipo, matematica a parte, e va dato atto a questo gruppo. Siamo contenti del mercato di gennaio perché abbiamo cambiato la mentalità. Rosa anziana? L’età ha un peso, ma noi dobbiamo prendere giocatori bravi. Se sono giovani meglio».

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