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Capozucca: «A Cagliari sono rinato, sogno l’Europa e il nuovo stadio»

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L’immagine di Stefano Capozucca che balla nello spogliatoio di Bari è una delle cartoline della promozione del Cagliari, un segno evidente della coesione creatasi con un gruppo che il direttore sportivo ha contribuito fortemente a creare. Arrivato in Sardegna nel maggio 2015, il ds ha tagliato e cucito il mercato rossoblù a braccetto con il presidente Giulini chiudendo colpi importanti e finendo per conquistare anche gli scettici.

 

RINATO – Come si legge in una lunga intervista concessa a L’Unione Sarda, Capozucca non nasconde di trovarsi a suo agio nella realtà di Cagliari nonostante qualche fosse stato accolto inizialmente con qualche alzata di sopracciglio: «Forse ero visto come uno arrivato solo per prendere i soldi. Ma ho firmato un contratto di un anno con rinnovo legato alla promozione, ho scommesso su me stesso. A Genova mi ero spento, a Cagliari sono rinato. Ho trovato un presidente con una gran voglia di riscatto dopo la retrocessione. E si è preso la rivincita, arrivando primo. La promozione è soprattutto sua».

 

EUROPA E STADIO – Un Capozucca che ha confidato anche due obiettivi, o meglio sogni, da inseguire con il club rossoblù: «Il Cagliari in Europa e nell nuovo stadio. C’è il progetto di un presidente intelligente, ci sono le strutture e il pubblico, un settore giovanile che cresce con Beretta. Tra tre anni questa squadra sarà fra le prime 6-8 in Italia. E in quel Cagliari voglio esserci anch’io».

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