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Calcagno: «Non credo nel salary cap. In Serie B fu un fallimento»

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Il presidente dell’AIC Assocalciatori Umberto Calcagno è intervenuto ai microfoni di Radio 1. Ecco le parole su alcuni temi caldi

Intervenuto ai microfoni di Radio 1 nel corso di Radio Anch’Io Sport, il presidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno ha commentato i temi caldi del calcio nostrano e internazionale.

RISORSE: «Il nostro mondo, in questi ultimi 10 anni, ha sperperato molto. Dobbiamo capire come uscirne, come spendere e come incidere per avere un riscontro importante, anche quello sportivo. I calciatori sanno perfettamente che per avere ulteriori risorse si può farlo solo dalle grandi competizioni internazionali. Bisogna capire come distribuire queste risorse in modo equilibrato»

SALARY CAP: «Noi abbiamo avuto per 10 anni il salary cap in Serie B ed è stato un fallimento. Penso sia un qualcosa di riduttivo per i nostri dirigenti. Sui budget totali stiamo ragionando. In Lega Pro c’è già un budget di controllo. Siamo un sistema che negli ultimi anni ha avuto crescita esponenziali di introiti e di debiti e non credo che il salary cap possa essere la soluzione»

COVID: «Il mio auspicio è che gli atleti che partecipano all’Europeo siano vaccinati. Esattamente come mi auguro che all’inizio del prossimo campionato il nostro mondo sia vaccinato e in generale sia un mondo che possa lavorare in sicurezza. Protocollo? Credo ci sia stata grande responsabilità. La gestione dei campionati credo sia stata dovuta al momento delicato che abbiamo vissuto». L’INTERVISTA INTEGRALE SU CALCIONEWS24

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