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Cagliari Venezia, una prospettiva diversa sull’incubo

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C’è chi ha dovuto subire il grigio pareggio a reti bianche di Venezia da una prospettiva diversa, troppo lontana dal campo

E’ inevitabile, sono passati quasi quattro mesi dalla tristissima sera del 22 maggio, ma immagini e sensazioni sono ancora negli occhi di tutti. Tutti i rossoblu presenti – tra giocatori, dirigenti e tifosi – allo Stadio “Pier Luigi Penzo” di Venezia hanno sentito il peso di un amaro destino incombere su di loro. Sono passati centoventicinque giorno dalla serata nella laguna ma il ricordo non se ne andrà mai.

Quel senso dell’inevitabile lo possono aver sentito tre giocatori nello specifico, come riportato da L’Unione Sarda, i quali quella serata l’hanno dovuta patire dalla panchina; senza poter incidere in una partita nella quale il fato aveva già deciso che il pallone non avrebbe varcato la linea di porta. Quel giorno a Venezia c’erano Edoardo Goldaniga, Boris Radunovic e Gabriele Zappa, punti fermi della squadra allenata ora dal romano Fabio Liverani, a soffrire in panca e a rappresentare, nell’impossibilità dell’agire, un popolo intero.

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