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Cagliari, poca qualità a centrocampo. L’analisi sulla rosa rossoblú

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Il Cagliari non molla e lotta su tutti i palloni. I problemi nascono in fase di costruzione e a centrocampo

È difficile criticare gli uomini di Mazzarri dopo la prestazione fornita ieri a domicilio, contro la corazzata Milan. Il Cagliari ha assimilato la mentalità del “non mollare mai” e del “centimetro” da conquistare continuamente in campo, in ogni partita. Ma la classifica non mente mai.

Se i rossoblú si trovano in piena lotta salvezza, lo devono principalmente ad una prima parte di campionato orribile e in seconda battuta ad errori marchiani in fase di calciomercato, a cui si è posto rimedio parzialmente nel mercato di riparazione.

Il difetto principale è la poca qualità in fase di costruzione: Strootman che avrebbe le geometrie e la qualità tecnica per aumentare il livello della mediana rossoblú è assente da novembre, Nandez è alle prese con un calvario e gli altri centrocampisti della rosa sono abili nel recupero palla ma non brillano nei cambi gioco, nei filtranti e nelle ultime giocate che permettono di mandare in porta gli attaccanti. In virtù di questo, Joao Pedro si trova spesso costretto a retrocedere a centrocampo per smistare palloni, dimezzando la sua efficacia davanti alla porta. Non è un caso che le occasioni migliori arrivino, spesso e volentieri, dai cross di Bellanova.

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