2015

Cagliari-Olbia: l’analisi del giorno dopo

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Tra nove giorni si fa sul serio. Al Santa Sofia di Arbus il Cagliari ha giocato l’ultima amichevole contro l’Olbia, terminata per 3-1 grazie ai gol di Cerri, Sau e Barella. Nonostante la vittoria, quasi scontata contro una formazione di Serie D, la prestazione non è stata delle migliori per i rossoblù. Al termine del match Rastelli si è detto soddisfatto, sottolineando comunque le difficoltà dei suoi. È mancata brillantezza, forse dovuto ai carichi pesanti in allenamento nei giorni precedenti alla partita.

 

La formazione schierata ad Arbus sarà pressoché identica a quella che esordirà contro il Crotone il 7 settembre al Sant’Elia. Per la prima giornata di B mancheranno, infatti, i nazionali Cragno, Murru, Barreca, Barella, Cerri e Krajnc, l’infortunato Ceppitelli e lo squalificato Melchiorri. Con l’emergenza a sinistra, Rastelli ha provato Pisacane nella fascia opposta solitamente occupata dall’ex Avellino. Un ruolo già ricoperto proprio in Irpinia con l’attuale tecnico rossoblù: «Con lui perdiamo un po’ di spinta, anche perché non è mancino naturale, ma è un cagnaccio che ci dà tanto sul piano della grinta». Senza Krajnc la coppia Del Fabro-Capuano non ha convinto del tutto, con molti errori in fase di disimpegno. L’altra novità è quella di Farias provato da attaccante e non da trequartista (esperimento già effettuato ad Amburgo). Il numero 17 si è mosso bene e, vista l’emergenza in attacco per la pima di B, potrebbe essere riproposto in quel ruolo.

 

L’unico che è partito dal primo minuto contro l’Olbia e che non ci sarà contro il Crotone è Alberto Cerri. Ed è stato proprio lui a segnare al termine del primo tempo, sbloccando un match inchiodato sullo 0-0. Esattamente come dovrà fare in campionato, da vero ariete. Le occasioni per l’attaccante dell’under 21 non sono mancate, anche se la condizione e il feeling con i compagni non sono ancora dei migliori. Proprio davanti è mancata inventiva e lo spunto giusto. Dietro si è, invece, rischiato troppo. Solo un monumentale Storari ha evitato il gol olbiese con un doppio miracolo su Molino e Giglio. Il portiere è sempre più leader tecnico e carismatico della squadra, guidando da vero capitano senza fascia i compagni ad ogni azione di gioco.

 

Nel secondo tempo, con i soliti cambi, il Cagliari ha accelerato il ritmo. Merito di Fossati in regia e della coppia Giannetti-Sau che sembra già trovarsi alla perfezione. L’attaccante arrivato dallo Spezia ha dimostrato di non essere una semplice punta d’area di rigore, sventagliando un assist perfetto per Marco Sau. Meno bene la fase difensiva dei rossoblù. Reparti lunghi, al contrario di quanto visto finora con Rastelli, e difesa disattenta. Il gol dell’Olbia nasce da un fallo laterale che ha colto impreparata la distratta retroguardia rossoblù. Errore da pennarello rosso che non si potrà concedere in campionato. Nel corso del secondo tempo c’è stato spazio anche per l’ultimo arrivato, Andres Tello. Il colombiano ha mostrato subito personalità, andando anche al tiro quando ne ha avuto l’occasione. L’ultimo gol è stato firmato, invece, da Nicolò Barella, futura promessa della cantera cagliaritana. Provato nel ruolo di trequartista, il giovane classe 1997 ha mostrato qualche difficoltà nel trovare la propria posizione e si è limitato più all’appoggio semplice che nel cercare l’ultimo passaggio tipico di chi gioca in quel ruolo. La qualità tecnica c’è e lo dimostra a partita ormai finita con un destro al volo che si insacca in porta.

 

Contro il Crotone servirà sicuramente qualcosa in più, in brillantezza e sul piano tecnico e tattico. Le motivazioni non mancheranno ad un Cagliari che parte da favorito annunciato, ma la strada per la Serie A è ancora lunga. Ha quarantadue fermate e partirà tra nove giorni esatti.

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