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Cagliari Napoli, il prefetto: «300 persone che cantano quei cori si qualificano da sole»

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Il prefetto di Cagliari è tornato in merito agli scontri avvenuti ieri tra le tifoserie del Cagliari e quella del Napoli

Cagliari Napoli ha prodotto scintille, in campo e fuori. Il prefetto di Cagliari, sentito dall’Ansa, ha parlato delle decisioni prese per impedire che la situazione degenerasse. Le sue parole.

«Mi dispiace che alcuni appartenenti alle forze di polizia sono rimasti contusi, un plauso al Questore e tutte le forze di polizia che hanno gestito con calma la situazione e hanno evitato incidenti gravi. I tifosi del Napoli si sono rifiutati di salire sui bus, a quel punto si è ritenuto di non usare la forza anche per non acuire la situazione, costringendoli a salire. Non hanno creato problemi all’arrivo e non ci sono stati incidenti durante il tragitto. Non si può impedire alle persone di fare cori o cori biasimevoli come quelli sentiti. 300 persone che scandiscono quei cori si qualificano da soli, ma si poteva rispondere nella stessa maniera con cori, slogan invece si è cercato il contatto fisico. Il divieto? Deve partire dall’Osservatorio manifestazioni sportive e noi abbiamo rispettato le loro indicazioni, ma vietare una partita è sempre molto grave. La situazione è stata gestita senza gravi conseguenze».

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