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Cagliari, lungimiranza e programmazione: i segreti per una risalita immediata in serie A

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Il Cagliari si ritrova al purgatorio dopo una retrocessione dolorosa in Serie B

Il Cagliari si ritrova al purgatorio dopo una retrocessione dolorosa in Serie B, ma per ripartire dovrà mettere da parte le scorie di due/tre stagioni fallimentari dal punto di vista tecnico e di appeal sulla piazza, costruendo la rinascita con ingredienti fin qui raramente utilizzati dalla dirigenza rossoblù: lungimiranza, programmazione e competenza calcistica.

La lungimiranza unita all’umiltà saranno fondamentali per comprendere gli errori del passato in cui si è data la priorità ad acquisti troppo onerosi e squadre mai amalgamate, per fare in modo di non commetterli più ma allo stesso tempo non cadere nella tentazione opposta, ovvero cessioni eccellenti in modo indiscriminato e acquisti di calciatori troppo acerbi e con poca esperienza. La società e il ds Capozucca dovranno individuare l’allenatore giusto per la scalata alla Serie A riuscendo allo stesso tempo a soddisfare le sue richieste, per fornirgli una rosa con cui esprimere il proprio gioco. L’opposto di quello che è stato fatto con Zeman, Di Francesco, Semplici e Mazzarri.

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