2015

Cagliari, la pausa non poteva arrivare in un momento migliore

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Forse la pausa non poteva arrivare in un momento migliore. Zeman avrà a disposizione due settimane di tempo per preparare la prossima partita contro la Lazio. Il boemo da quando è tornato ha conquistato appena un punto in due partite. Davanti corrono, l’unica squadra che il Cagliari ora può mettere nel mirino è l’Atalanta che con Reja viaggia con la media perfetta di un punto a partita: tre pareggi in tre partite. Per poco i nerazzurri non hanno sfiorato la vittoria in inferiorità numerica al San Paolo contro il Napoli con un gol (irregolare) dell’ex rossoblù Pinilla. Duvan Zapata con la sua rete allo scadere ha tenuto a galla il Cagliari. I punti da recuperare in classifica diventano ora cinque, sei contando gli scontri diretti. Senza dimenticarsi del Cesena, che ieri ha perso in casa con la Roma, ma che in più di un’occasione ha dimostrato di essere ancora in corsa.

Con Zeman il Cagliari sembra essere nuovamente vivo, anche se a San Siro del gioco del boemo si è visto davvero poco. L’approccio alla gara è stato positivo, mentre questo con Zola era mancato nelle ultime partite. Dopo il gran gol di Menez, la squadra si è spenta senza reagire. Ad inizio secondo tempo si è tornati a giocare ed è arrivato infatti il pari di Farias, ma un’altra prodezza, stavolta di Mexes, ha nuovamente fermato i rossoblù dopo appena due minuti. Quando poi il Cagliari è sembrato tornare in partita, sfiorando il gol del 2-2 prima con Cossu e poi con la traversa di Joao Pedro, è arrivato il “rigore” che ha tagliato definitivamente le gambe.

Per le prossime due settimane bisogna lasciar da parte gli arbitri e non parlare di sfortuna, per quanto tre pali in due partite fanno venire il dubbio. Queste due settimane non potevano giungere in un momento migliore. Perché alla ripresa del campionato ci sarà la Lazio, una delle squadre più in forma del momento. Perché il Cagliari ha bisogno di ritrovare le forze fisiche e mentali per crederci ancora. E perché in due settimane Zeman potrà perfezionare il suo gioco, pur non avendo a disposizione sette giocatori convocati nelle rispettive nazionali. Sarebbe stato utile avere ad Asseminello soprattutto M’Poku che partirà invece a Dubai dal 26 al 31 marzo per vestire per la prima volta la maglia della nazionale del Congo. Il numero 40 rossoblù è sembrato quello più spaesato, ancora fuori dal 4-3-3 zemaniano, benché i colpi ha dimostrato di averli.

Dopo la sconfitta col Milan, Sdengo ha concesso tre giorni di riposo, poi nuovamente tutti in campo da mercoledì per due settimane che diventano fondamentali. In queste due settimane di allenamenti il Cagliari deve farsi forza per cercare l’impresa. Alcune delle dieci partite che attendono Zeman sono sulla carte proibitive, ma come detto dal boemo ora non si possono scegliere le squadre contro cui fare punti. Sei lunghezze da recuperare sul quartultimo posto sono tante, ma non troppe. Finché la matematica lo permette è giusto crederci ancora.

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