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Cagliari Inter, differenza abissale. Dal 4-3-1-2 al 3-5-2: troppi i limiti dei rossoblù

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Cagliari-Inter, la differenza abissale per tecnica e personalità è evidente. Il 4-3-1-2 schierato inizialmente da Agostini ha distrutto i rossoblù

La zuccata di Altare al 99′ con la Salernitana aveva riacceso le speranze del Cagliari e dei suoi tifosi che credevano nell’impresa con l‘Inter all’Unipol Domus. Il campo ha però parlato e ha emesso un verdetto spietatissimo: troppa e abissale la differenza tra le due squadre che hanno approcciato in maniera totalmente diversa la partita. Da una parte i rossoblù, la cui voglia di lottare è emersa solo in alcuni minuti, troppo pochi, dall’altra i nerazzurri, apparsi poco intimoriti dal risultato del Milan.

Tanti i limiti tecnici della squadra di Alessandro Agostini che, come si legge sull’analisi de La Gazzetta dello Sport, ha optato per un 4-3-1-2 «spericolato» che ha di fatto agevolato l’Inter e in particolare i suoi esterni Darmian e Perisic, per niente ostacolati dai colleghi di reparto rossoblù Bellanova e Lykogiannis, in evidente difficoltà nel marcarli. Il vantaggio nerazzurro porta il Cagliari a rifugiarsi nella sua comfort zone, nel suo solito 3-5-2 ma il dominio dell’Inter, fatta eccezione per quei cinque minuti seguiti alla rete di Lykogiannis, è parso inscalfibile.

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