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Cagliari, il walzer degli allenatori: ad Agostini l’impresa più ardua

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Cagliari, ad Agostini la sfida più difficile degli ultimi 8 anni: salvare la squadra e ricostruire la fiducia con i tifosi

Otto anni di montagne russe tra momenti difficili e periodi/partite in cui ci si è illusi che fosse definitivamente iniziato un ciclo vincente. A condire il tutto, allenatori esonerati, il ritorno di Radja Nainggolan, la vendita di Barella e gli acquisti in grande stile perché è impossibile negare l’ambizione e la voglia di crescere del presidente Giulini. Seppure i risultati non sempre abbiano premiato, in relazione agli investimenti fatti.

In principio fu Zeman, secondo le speranze del club, a dover portare un calcio propositivo con un occhio alla crescita graduale della società e dei giovani su cui si puntava. Poi arrivò la serie B e la ripartenza con Rastelli in panchina. E ancora nuovi progetti mai del tutto realizzati con Maran, Di Francesco, Semplici e Mazzarri. Ora nel momento più difficile del campionato, il club si è affidato a chi conosce l’importanza di quei colori tanto cari ad un’intera isola. Ad Agostini il compito più difficile: conservare la Serie A e riportare entusiasmo tra i tifosi rossoblú.

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