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Cagliari, i primi 45 minuti sono sempre da incubo

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Il Cagliari di Eusebio Di Francesco nella prima frazione di ogni partita si dimostra essere quasi sempre assente

Una delle tante debolezze del Cagliari, oltre alla tanto citata quarta peggior difesa del campionato, è la mancanza di incisività per tutta la durata della partita. Analizzando i vari match, infatti, possiamo notare che i rossoblù, nei primi 45 minuti sono spesso assenti, privi di idee determinanti, si muovono come se fossero in un perenne riscaldamento. Si parte con il freno tirato, quasi a dimostrare la paura e la consapevolezza delle voragini che si sono create all’interno della squadra e nei reparti. Sono 3 i gol subiti nei primi quindici minuti di gara e sono 7 i palloni che l’Uomo Cragno ha visto entrare nella sua porta nei 15′ che portano all’intervallo. Eusebio Di Francesco riflette. Troppo squilibrio tra i due tempi del match. Ci vuole compattezza, continuità, intesa. Senza questi elementi non si può andare verso quel miglioramento che il mister tanto auspica. Un altro dato da considerare è quello che vede il Cagliari andare a riposo in vantaggio solo contro il Torino e il Crotone mentre contro la Lazio, l’Atalanta, la Juventus e lo Spezia si è trovato costretto a tornare negli spogliatoi con l’obiettivo di tornare poi in campo e rimontare.

IL LATO POSITIVO – C’è però un lato positivo: il Cagliari è andato in svantaggio sette volte ma è riuscito a portare dalla sua parte la partita per tre volte, arrivando alla vittoria in due occasioni e al pareggio beffardo domenica scorsa alla Sardegna Arena contro lo Spezia.

LE VORAGINI DA RIPARARE – La maggior parte dei gol subiti sono nati da palle in movimento dalla fascia destra e dal centro.  Questo, più che a sottolineare gli errori di distrazione e di inesperienza del giovane Gabriele Zappa, fa emergere la difficoltà dei due mediani Razvan Marin e Marko Rog. Il croato, che nella scorsa stagione brillava a ogni partita, quest’anno invece ha perso quello smalto che lo contraddistingueva, complice il cambio di posizione che lo vede poco incline alla fase di interdizione. È necessario un altro giocatore che stia in mezzo, che riesca a fungere da filtro. Si è visto quanto questa possibilità possa funzionare in occasione della partita contro la Sampdoria di Claudio Ranieri quando con El Leon in mezzo, il Cagliari ha rimediato l’unico clean sheet di questo inizio di stagione.

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