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Cagliari, cambia lo scenario del reparto offensivo! L’analisi sui giocatori di cui dispone Pisacane
Cagliari, l’infortunio del Gallo induce a un cambio di scenario nel reparto d’attacco rossoblù! L’analisi sugli uomini di mister Fabio Pisacane
Il grave infortunio al ginocchio di Andrea Belotti, attaccante classe 1993 e leader del reparto avanzato rossoblù, ha modificato in modo sostanziale le dinamiche interne al Cagliari. Il tecnico Fabio Pisacane, alla sua prima esperienza da allenatore in Serie A, si trova ora a dover fare i conti con una situazione inattesa: da un reparto che contava otto elementi di valore, a un ventaglio di scelte ridotto, soprattutto per quanto riguarda il ruolo di prima punta classica.
Come riportato da L’Unione Sarda, il principale problema riguarda l’assenza di un sostituto naturale di Belotti. L’unico profilo con caratteristiche più vicine al “Gallo” è Gennaro Borrelli, attaccante classe 2000 che abbina fisicità e gioco aereo, ma con peculiarità diverse rispetto all’ex Torino e Roma. Per il resto, Pisacane dovrà adattare le sue soluzioni tattiche, ricorrendo alla duttilità degli altri interpreti.
Tutte le alternative a disposizione: chi può raccogliere l’eredità di Belotti
Oltre a Borrelli, il reparto offensivo isolano comprende diversi giocatori dalle qualità eterogenee. Esposito rappresenta un’opzione fresca e dinamica, ma ancora in fase di crescita. Kilicsoy, attaccante turco dotato di velocità e tecnica, può agire in più zone del fronte offensivo. Zito Luvumbo, angolano classe 2002, è un esterno rapido e imprevedibile, spesso decisivo a gara in corso.
Non mancano poi elementi di esperienza come Leonardo Pavoletti, classe 1988, che rimane una risorsa preziosa per minuti specifici e situazioni particolari e giocatori versatili come Felici e Folorunsho. Quest’ultimo, centrocampista duttile, è già stato utilizzato in posizione avanzata nella sfida contro l’Inter, a dimostrazione della necessità di trovare soluzioni alternative.
Il primo banco di prova per questo nuovo assetto sarà la trasferta di Udine, contro una squadra costruita per competere nella parte medio-alta della classifica e non per la lotta salvezza. Una sfida che dirà molto sulla capacità di Pisacane di gestire l’emergenza e di trovare un equilibrio offensivo senza il suo uomo più rappresentativo. Il futuro del Cagliari passa anche dalla risposta di un gruppo che dovrà stringersi intorno al proprio allenatore, trasformando una difficoltà in opportunità per valorizzare l’intera rosa.
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