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Bruno Alves: «Vittoria importante, ora vogliamo vincere la finale»

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Aveva guardato tutte le partite del Portogallo dalla panchina fino alla semifinale. Ieri, invece, ha fatto il suo esordio in questi Europei, guidando la difesa, orfana di Pepe, contro il Galles di Bale. Ronaldo e compagni prima di allora non avevano ancora vinto una partita nei 90’, pareggiando le partite dei gironi, battendo la Croazia ai supplementari e la Polonia ai rigori. Il 2-0 contro il Galles non è stata una semplice coincidenza per Bruno Alves che ha parlato così a fine partita nelle dichiarazioni riportate da maisfutebol.iol.pt:«È stata la dimostrazione che tutti i giocatori hanno la qualità per giocare. Ho lavorato a lungo ed è giunto il mio momento. Ero preparato. La cosa più importante ora è preparare bene la finale. Ci sono molti giocatori qui in cerca di questa finale da tanto tempo. La cosa importante è lavorare bene e preparare la finale per provare a vincere. Per noi era molto importante battere il Galles, non solo perché era una squadra molto forte, una squadra che ha avuto il merito di arrivare fin qui, ma anche per raggiungere l’obiettivo di essere in finale. Fin dall’inizio abbiamo mandato questo messaggio vogliamo essere in finale. Non avevamo ottenuto una vittoria nei 90 minuti prima, ma ora sì. Voglio ringraziare i portoghesi che sono venuti qui a sostenerci e quelli che in Portogallo fanno il tifo per noi. Mi sentivo molto bene, ho lavorato molto bene, pur non giocando per quasi due mesi, ma era qualcosa che volevo e ho ottenuto. Ho potuto aiutare la squadra ed è stato molto importante. Gioca con Fonte è facile, giocare con Pepe è facile, giocare con Ricardo Carvalho è facile. Sono tutti giocatori di grande qualità. Voglio ringraziare tutti i giocatori per il loro impegno e per la consegna di tutti questi giorni, tutti questi allenamenti e alla fine dei giochi. La sconfitta nella semifinale del 2012? Non conta molto. Ho imparato da mio padre, che dice che non sempre quando si vince è la cosa migliore e quando si perde è la cosa peggiore. Questo è il mio modo di essere, che sta lavorando bene. Ciò che viene è il risultato del lavoro. Nel calcio cerchiamo sempre di fare meglio. È molto importante aver vinto questa semifinale. L’abbiamo vinta con il duro lavoro. Continueremo così. Sapevo che avrei giocato. Ma ero preparato. Sia quando devo giocare che no, ho sempre lavorato al massimo. Devo ringraziare per l’opportunità. Devo ringraziare la mia famiglia, che ha sempre il tifo per me e che mi ha aiutato a superare questo momento. È stato importante giocare, ma l’ho fatto nelle qualificazioni, ho aiutato la squadra a venire qui. Giocare o non giocare è stata una questione di scelta. Mi sono sempre sentito all’interno della squadra, ora è importante essere in finale. Non ho parole per descrivere Pepe. Si tratta di un mostro e sicuramente che si riprenderà per giocare la finale. La finale del 2004? Torna sempre in mente, spero che questa volta vada in modo diverso».

 

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