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Bruno Alves: «A Cagliari per lasciare il segno»

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Domenica scorsa il difensore ha festeggiato due volte: prima spegnendo 35 candeline, poi col successo del suo Cagliari sull’Udinese

Oggi Bruno Alves non sarà a Genova con la squadra per la gara di Coppa Italia con la Sampdoria. Mister Rastelli ha preferito farlo rifiatare in vista della partita di domenica contro il Pescara. Il difensore, fresco 35enne, ha festeggiato il suo compleanno con un prezioso successo sull’Udinese. «Ho visto i miei compagni giocare col cuore», ha raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. «Per esempio anche uno come Barella, che non è un lottatore, rientrava per dare una mano».
PERCHÉ CAGLIARI – «Ho accettato con entusiasmo – ha dichiarato il classe ‘81 – ma non sono qui per divertirmi. Voglio lasciare il segno in questa squadra, ne riparleremo più avanti. Il calcio italiano? Difficile, competitivo, di alto livello: come tattica, strategia, organizzazione». Il portoghese ha girato il mondo, partendo dal suo Porto e arrivando fino al Fenerbahce, passando anche per Grecia e Russia. Nel 2010 l’arrivo a San Pietroburgo, sponda Zenit. L’esperienza in Prem’er-Liga è stata molto formativa, merito anche dell’incontro con Luciano Spalletti, attuale tecnico della Roma. «Mi ha insegnato molto, dalla tattica alla gestione del gruppo». Infine l’incontro con Massimo Rastelli, che Bruno Alves ha conosciuto a Cagliari. «Sto imparando anche da lui: nuovi concetti, nuovi dettagli», ha concluso il difensore di Póvoa de Varzim.

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