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Alberto Cerri, l’ariete sblocca-partite

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In estate Rastelli aveva chiesto a gran voce un’ariete d’area di rigore. Alberto Cerri era stato acquistato (in prestito con diritto di riscatto e controriscatto dalla Juventus) per questo. Sbloccare le partite chiuse e tirate. Partendo spesso dalla panchina, senza magari avere occasioni da gol pulite.

 

La mira è da migliorare, su quello non ci sono dubbi, ma la rete segnata ad Avellino potrebbe rivelarsi come una delle più importanti di questo campionato del Cagliari. Rete segnata da vero bomber, approfittando dell’errore di un difensore avversario per depositare il pallone a pochi metri dalla linea di porta. Nell’ultimo match Rastelli l’aveva fatto entrare per questo e lui l’ha ripagato come meglio non poteva.

 

A dispetto di chi lo addittava di essere il nuovo Longo (0 gol in campionato in 27 presenze la passata stagione), Cerri si è rivelato come uno dei giocatori più determinanti della panchina. A parte il gol di venerdì, il gigante di Parma classe 1996 ha fornito anche un assist e creato tanti spazi per i compagni nelle 10 occasioni in cui è subentrato.

 

Contro la Ternana il copione era lo stesso del Partenio. Squadra chiusa che non consentiva di trovare varchi centrali. Con l’ingresso di Cerri si sono create le premesse per la rete decisiva di Di Gennaro. Era successo lo stesso al Sant’Elia contro il Latina lo scorso settembre: partita bloccata sul 2-2 finché Giannetti non ha segnato il gol decisivo all’81’, esattamente 5′ dopo l’ingresso di Cerri in uno spregiudicato 4-2-4 finale. La sola presenza fisica in area permette ai compagni di liberarsi più facilmente dalle marcature, specie a gara in corso quando saltano tutti gli schemi. Determinante sia quando il Cagliari deve sbloccare una partita, ma anche quando si tratta di metterla al sicuro come nel caso dell’assist fornito a Tello per la rete di Salerno. In quel passaggio probabilmente c’è tutto Alberto Cerri. Più attaccante di sponda che da tanti gol a stagione. Quelli arriveranno, come le soddisfazioni che si toglierà in futuro.

 

Per ora si limita a sbloccare le partite da subentrato, mettendo a disposizione tutto il bagaglio tecnico e fisico che permette di attirare su di sé le attenzioni della difesa, creando spazi per i compagni. Poi, se arrivano gol pesanti e importanti come quello contro l’Avellino, ancora meglio.

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