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Adopo: «Siamo un bel gruppo, per la salvezza diremo la nostra. Qui c’è un ottimo ambiente»
Michel Adopo, centrocampista del Cagliari, ha parlato dell’ambiente rossoblù: le sue dichiarazioni
Michel Adopo, centrocampista del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale tocca diversi temi: dalla corsa salvezza in Serie A all’ambiente all’interno dello spogliatoio rossoblù. Di seguito le sue dichiarazioni:
GLI INIZI IN FRANCIA – «A 13 anni giocavo nel Torcy, poi ho fatto un provino con il Torino e mi hanno preso».
L’ARRIVO IN ITALIA – «L’impatto con l’Italia è stato ottimo. Io sono uno che si adatta: era tutto nuovo ma mi piaceva, non ho avuto alcuna paura a lasciare la mia famiglia per andare a vivere da solo».
LA CRESCITA ALL’ATALANTA – «L’Atalanta è stata un’esperienza molto formativa. Gasperini è uno dei migliori allenatori al mondo, con lui si impara tanto. Lui e il suo staff ti tengono d’occhio anche se non giochi».
L’ARRIVO IN SARDEGNA CON PICCOLI E ZORTEA – «Piccoli e Zortea poi mi hanno lasciato da solo! Giusto così, se è quello che volevano. Gli faccio i migliori auguri. Non conoscevo la Sardegna, è un posto fantastico. La gente sorride. In Francia sembra che nessuno abbia tempo, corrono tutti».
IL RAPPORTO CON PISACANE – «C’è un ottimo ambiente. Il mister mi chiede di difendere e di attaccare. Vorrebbe fossi io l’uomo di equilibrio del centrocampo, un po’ come Anguissa al Napoli e, soprattutto, Ederson dell’Atalanta».
EDERSON COME IDOLO – «Ederson è un giocatore formidabile, il mio preferito. Vorrei essere come lui».
LE AMICIZIE – «Chi frequento di più? Obert, mi fa ridere molto. E Felici».
FELICI VICINO ALL’ADDIO – «Il giorno di chiusura del calciomercato ho letto che era stato ceduto. Poi l’indomani me lo sono ritrovato nello spogliatoio. “Che ci fai qui?”, gli ho detto. Sono contento sia rimasto, è un ragazzo splendido».
FIORENTINA E NAPOLI – «Con la Fiorentina avremmo meritato di più, contro il Napoli quel gol di Anguissa è stato un colpo al cuore. Neanche un punto dopo tanta fatica.»
PRATI E DEIOLA – «Prati l’anno scorso era più silenzioso, ora è più sicuro di sé, parla di più. Deiola per noi è un leader, un punto di riferimento».
LA CORSA SALVEZZA – «Quest’anno la vedo lunga, complicata. Stiamo lavorando sodo, dobbiamo essere aggressivi e veloci. Siamo un bel gruppo e diremo la nostra. Contro il Parma sarà una sfida importante».
LA CORSA SCUDETTO – «Io dico Inter, quest’anno è fortissima».
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