Il 2015 rossoblù mese per mese - Marzo - Cagliari News 24
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2015

Il 2015 rossoblù mese per mese – Marzo

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Arriviamo, con il nostro resoconto del Cagliari nell’anno solare 2015, al mese di marzo. Un mese caratterizzato dal ritorno, il 9, di Zdenek Zeman a seguito dell’esonero di Zola. A marzo i rossoblù hanno giocato quattro gare e raccolto un solo punto, mostrando i primi cenni di resa.

 

CAGLIARI-HELLAS VERONA 1-2 (25^ giornata) – Il Cagliari, terzultimo con un solo punto guadagnato nelle quattro precedenti partite, ospita l’Hellas Verona al Sant’Elia. Un match salvezza da non sbagliare assolutamente. Zola si affida al 4-3-2-1 e fa esordire Diakitè, arrivato nel mercato di gennaio, al centro della difesa al fianco di Rossettini. In avanti c’è Longo, supportato dalla coppia Ekdal-M’Poku. Il Cagliari parte forte e sfiora il gol con Donsah che di testa manda alto di poco. Pochi minuti dopo, però, Toni ghiaccia il Sant’Elia siglando l’1-0 con la complicità di Brkic e Rossettini. In avvio di ripresa altra disattenzione fatale: ancora cross di Hallfredsson, la difesa si perde Juanito Gomez che in solitudine batte di testa Brkic. Cagliari sotto di due reti, il clima si fa teso e partono le contestazioni dei tifosi. I rossoblù provano a reagire con poco raziocinio e arrivano pericolosamente dalle parti di Benussi ma non trovano un gol che sarebbe vitale. Nei minuti seguenti Hellas vicinissimo al terzo gol, ma Murru salva sulla linea a porta sguarnita. La reazione del Cagliari sta nella punizione di M’Poku, con palla deviata sull’incrocio da Benussi. Il gol sardo arriva al 90’ con Conti su punizione, nei 5 minuti di recupero i rossoblù assaltano l’area avversaria ed M’Poku ha la palla del 2-2 ma è bravo a respingere il portiere scaligero. Finisce 2-1 per l’Hellas che si allontana dalla zona calda salendo a quota 28, il Cagliari fallisce clamorosamente quella che sarebbe dovuta essere la partita della svolta e resta al terzultimo posto con 20 punti. Emblematiche le espressioni di Zola e dei suoi uomini a fine gara.

 

SAMPDORIA-CAGLIARI 2-0 (26^ giornata) – I rossoblù, in una situazione di classifica critica, hanno bisogno di far punti su qualunque campo. In teoria. In pratica i sardi arrivano a Marassi e non sembrano avere intenzione di cercare la vittoria: oltre a poche sortite offensive, il Cagliari tiene basso il baricentro e lascia il pallino del gioco ai padroni di casa, che accettano ben volentieri e cercano di costruire il vantaggio. Il gol arriva al 32’, con De Silvestri che su cross da corner stacca e mette alle spalle di Brkic. Il Cagliari abbozza una timidissima reazione, senza però la giusta determinazione. Nella ripresa i rossoblù alzano progressivamente il baricentro e cercano di schiacciare i doriani, ma è la Samp a rendersi pericolosa con Obiang, chiuso da Brkic. Al 71’ Eto’o trova il suo primo gol in blucerchiato e chiude la gara.

 

ZOLA ESONERATO, TORNA ZEMAN – Dopo dieci partite sulla panchina del Cagliari, nelle quali ha guadagnato solo 7 punti, Gianfranco Zola viene esonerato. Al suo posto viene richiamato Zdenek Zeman, esonerato a dicembre ma ancora sotto contratto. Scelta quantomeno discutibile quella di Giulini, considerando soprattutto le dichiarazioni di alcuni rossoblù contro il boemo, arrivate nei giorni successivi al suo esonero. «Non mi aspettavo che mi richiamassero, non credevo che il presidente sarebbe tornato sui suoi passi. Se sono tornato è perché credo nella salvezza», le parole del boemo alla vigilia della partita contro l’Empoli.

 

CAGLIARI-EMPOLI 1-1 (27^ giornata) – Torna Zeman e con lui il suo tradizionale 4-3-3. Al Sant’Elia arriva l’Empoli di Sarri, sorpresa del torneo. Il Cagliari corre il doppio dei toscani e gioca bene: sembra un’altra squadra rispetto a quella impaurita e rinunciataria vista a Marassi solo una settimana prima. Il pressing dei rossoblù è forsennato, i tackle decisi. Al 19’ Joao Pedro pesca il jolly dal limite con una conclusione a giro che batte Sepe, Cagliari meritatamente in vantaggio. Il gol sembra dare ancora più forza ai rossoblù che attaccano senza sosta i toscani, sfiorando la rete del raddoppio in più occasioni e colpendo anche due pali nel giro di pochi minuti, prima con Joao Pedro e poi con M’Poku. Nel secondo tempo i rossoblù abbassano il ritmo ma tengono bene il campo, l’Empoli aumenta i giri nell’ultimo quarto d’ora ed a pochi secondi dalla fine trova il gol con l’ex Vecino, abile a sfruttare un’uscita scellerata di Brkic. Una gara divenuta emblema della situazione dei rosssoblù, sfrotunati ed incapaci di concretizzare, un po’ il leitmotive della stagione.

 

MILAN-CAGLIARI 3-1 (28^giornata) – Il Cagliari scende sul terreno di gioco di San Siro consapevole di dover cercare l’impresa a casa di un Milan tutt’altro che irresistibile. Partono forti i rossoblù, che fanno la partita nei primi 10’ di match. Appena abbassa il ritmo, però, la squadra di Zeman viene punita da Menez, che dal vertice alto dell’area fa partire un destro a giro sul secondo palo sul quale Brkic non arriva. Il Milan prende coraggio, il Cagliari si abbassa e non riesce a costruire gioco con continuità. Nei primi minuti della ripresa il Cagliari trova il gol del pari con Farias. Azione da manuale, con tre passaggi i rossoblù ribaltano l’azione da difensiva a offensiva: Ekdal ruba palla davanti alla propria area, serve Sau che lancia Farias. Il brasiliano entra nell’area avversaria, stordisce Mexes con un cambio di direzione e di piatto batte Diego Lopez. Neanche il tempo di festeggiare: dopo due minuti il Milan torna in vantaggio con Mexes che trova un gran gol al volo sugli sviluppi di un corner. Il Cagliari reagisce e sfiora il 2-2 alla mezz’ora della seconda frazione: l’incrocio dei pali nega la rete a Joao Pedro. Nell’azione successiva sale in cattedra Tagliavento, fischiando al Milan un rigore per fallo di Ceppitelli su Cerci mezzo metro fuori dall’area. Episodio che ha fatto parlare tanto nei giorni successivi e tutt’oggi ben scolpito nella mente dei tifosi. Dal dischetto Menez trova il 3-1 e la doppietta personale. Il Cagliari si riversa in avanti alla disperata ricerca del gol per accorciare le distanze. Il Milan riparte in contropiede e sfiora in due occasioni ravvicinate il 4-1, ma Brkic è miracoloso. Il finale è di 3-1 per i padroni di casa, il Cagliari chiude la 28^ giornata a 5 punti di distanza dall’Atalanta quartultima, che ha anche il vantaggio del doppio successo negli scontri diretti.

 

Marzo mese nero, un solo punto raccolto in quattro incontri. La situazione è compromessa ma non irreparabile, quando alla fine del campionato mancano dieci giornate.

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