Zeman vuole un cambio di mentalità: «Dobbiamo giocare a calcio, non guardare gli altri che lo fanno»

Mister Zeman non può essere soddisfatto per quanto visto oggi all’Olimpico, dove il suo Cagliari è uscito sconfitto nella sfida contro la Roma. L’ex squadra del tecnico boemo ha rifilato ai rossoblù un secco due a zero senza mai lasciar entrare in partita la formazione sarda.
Per l’allenatore dei rossoblù la sconfitta si spiega con il timore reverenziale davanti all’avversario e con la poca consapevolezza dei propri mezzi.

Queste le parole di Zeman ai microfoni di Sky Sport: «Mi aspettavo qualcosa di più nel secondo tempo. Non siamo riusciti ad esprimerci, forse intimoriti dalla Roma. Mi dispiace perché so che possiamo fare molto di più. Dopo tre partite non si possono ancora trarre conclusioni, ne dobbiamo giocare ancora trentacinque. Ancora non crediamo in quello che possiamo fare, oggi probabilmente ci ha influenzato anche la goleada della Roma in Champions. Ma col timore non si va da nessuna parte, dobbiamo essere in grado di esprimere il nostro calcio. Ci sto lavorando, cerco di convincere i ragazzi che è meglio giocare piuttosto che guardare gli altri che lo fanno. E’ una questione di mentalità, già mercoledì potrà andare diversamente. I calciatori del Cagliari hanno doti, devono imparare ad esprimerle. Ibarbo? E’ un grande giocatore ma si allena con noi da meno tempo degli altri: finora è puro istinti, quando si inserirà nei meccanismi della squadra sarà più utile. Non amo le squadre che giocano pensando alla salvezza già da inizio stagione, vorrei che la mia giocasse pensando solo a far bene e poi vedere quello che succede. L’impatto con l’Olimpico? Io vivo a Roma da vent’anni e mi fa sempre una certa impressione, è diverso ad esempio per Daniele Conti che da vent’anni vive a Cagliari».