La partita mai partita - Cagliari News 24
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2014

La partita mai partita

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“E’ andata come doveva, come poteva, quante briciole restano dietro di noi…”

Così canta Ligabue e così cantiamo noi dopo Cagliari -Juventus di ieri sera. Si e’ sognato che la prima vittoria interna potesse arrivare con i campioni d’Italia pluriscudettati, ma il sogno è durato appena 2 minuti e 50 secondi. Neppure il tempo di sedersi al proprio posto e di cercare di sentirsi a casa, nonostante l’impressionante numero di tifosi della vecchia signora sparsi un po’ ovunque. Neanche il tempo di assaporare un briciolo di buon gioco e ancor meno quello di realizzare quale formazione strampalata stesse scendendo in campo. Sei difensori schierati tipo soldati in un fronte troppo debole per un nemico così ben equipaggiato.

La Juventus non si affronta di certo così! In realtà, con una squadra come la nostra e con il morale sotto i piedi, forse non esiste alcun modo di affrontarla. Non solo non si è visto mai il gioco di Zeman, ma non si è vista neppure la sua mentalità, sembra un uomo che ormai vaga nel buio più assoluto, un capitano che ha perso i suoi uomini e che non sa più quale strategia utilizzare per uscire dal pantano nel quale sembra essersi abissato.

Quest’estate, quando si fece il nome di Zeman per il progetto Giulini, scene di entusiasmo dilagante si vissero in tutta la città, Zeman e la sua mentalità vincente, Zeman e il suo calcio aggressivo e trasgressivo… Ci sarebbe stato da divertirsi non poco e magari perché no, da togliersi finalmente qualche piccola soddisfazione. Questo e’ ciò che ognuno di noi ha pensato. Invece poi ci siamo dovuti confrontare con una realtà che via via ha assunto aspetti sempre meno favolosi e anzi, va disegnando scenari apocalittici. I tifosi ora hanno paura e chiedono a gran voce un intervento che salvi il Cagliari dagli inferi della B.

Personalmente più che l’allenatore rinforzerei la squadra. Avanti con Zeman ma con giocatori leggermente più esperti e con la voglia di seguirlo, un portiere più adatto al palcoscenico della A e un uomo da almeno 10/15 goal, altrimenti potrebbe essere troppo tardi. Bisogna investire qualche soldo per attrezzare la squadra e se si crede ancora nel progetto Zeman portarlo avanti fino alla fine riscoprendo quella mentalita’ vincente e spregiudicata che ha fatto sognare i tifosi ad inizio campionato.

La delusione è tanta, sarebbe stato un bel regalo di Natale per tutti quei tifosi che nei confronti della Juve vivono un sentimento di rivalsa contro quei piemontesi che ci dominarono e ridussero in schiavitù e sopratutto contro quei simboli calpestati, quelle bandiere mischiate con l’orgoglio sotto i piedi da chi non dà il giusto valore alle proprie origini e alla propria madre terra perché no, anche nel calcio.
Perché c’è stato insegnato nel tempo che anche una maglia di calcio puo’ rappresentare un popolo, una terra, un credo. E allora fateci uscire dallo stadio con dignità, perché ci può stare la sconfitta con la prima della classe considerata la differenza tecnica incolmabile, ma almeno dimostrateci che si può lottare come leoni fino all’ultimo, perché se ci si crede i miracoli a volte accadono, come Davide contro Golia, come quando i sardi cacciarono i ben più forti e armati piemontesi con pietre e forconi con l’orgoglio sempre alto di chi crede nelle proprie capacità.

Buon anno Cagliari, noi siamo qua a sostenerti nel bene o nel male, in ricchezza e in povertà come fanno le persone che si giurano amore eterno, ma mostrateci perlomeno di avere la forza di rialzare la testa e raccogliere tutte quelle briciole lasciate per strada con troppa superficialità.

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